"SOSPESO è il tempo che abbiamo vissuto, passato nell’attesa e nell’incertezza nei confronti di una situazione di cui i tempi non potevamo prevedere.
Da questo tempo SOSPESO vogliamo invece ripartire e ribaltare l’ordine delle parole per rivolgere il nostro sguardo a ciò che è SOSPESO nel tempo. E da questo spunto è nata l’idea della quinta edizione del GENERA Festival."
Il festival di Cisternino nell’estate 2022 ha rappresentato un appuntamento variegato, un incrocio speciale fra arte, musica e natura. Lunedì 22, martedì 23 e giovedì 25 agosto, fra il borgo antico e le contrade di campagna di uno dei centri nevralgici della Valle d’Itria, il GENERA Festival ha dato voce, colore e suono al territorio dove ha casa attraverso concerti, degustazioni, tour in bici ed esplorazioni da vivere sospesi nel tempo e nello spazio.
A far da cornice agli appuntamenti le bellezze di Cisternino, splendida perla bianca come la sua calce, incastonata nel cuore della Valle d’Itria costellata dai trulli, sempre più simbolo di una Puglia all’avanguardia nella proposta artistica e culturale.
UPuglia ha accolto con entusiamo la possibilità di collaborare a questo evento estivo, dando forma alla mascotte dell'evento, attraverso l'ideazione di un gadget portachiavi crochet, realizzato in collaborazione con artigiane pugliesi
Forte del successo crescente delle edizioni precedenti, tanto a livello mediatico come a livello di partecipazione, il GENERA Festival ritorna rinnovando valori e obiettivi: valorizzazione e riattivazione del territorio, creazione di un senso di comunità intorno al festival, coinvolgimento della comunità giovane cistranese e delle contrade circostanti, creazione di eventi e di scenari unici. Come un intaglio nella pietra che racconta la Valle d’Itria.
Con la sua quinta edizione, dunque, GENERA Festival accompagna il proprio pubblico alla scoperta di luoghi a volte dimenticati, o passati inosservati, in quanto in qualche modo non hanno seguito le leggi e i processi di rinnovazione che il tempo porta con sé, rimanendo “sospesi nel tempo”. Un elogio all’unicità, alla riscoperta e alla rinascita, per un festival che attraversa i luoghi con creatività, rispetto e generatività sociale.